Finalmente il weekend tanto atteso! Contro ogni previsione nel giro di tre ore abbiamo macinato circa 150 km; sembra incredibile ma il nostro autobus dell’anteguerra se l’è cavate egregiamente sulle strade dissestate e piene di voragini che portano a Mysore.
La prima tappa della giornata è stata la visita al campus di formazione dell’Infosys, indubbiamente da noi atteso come uno dei momenti più interessanti della Summer School. La visita guidata al campus corredata da un incontro con alcuni ingegneri formatori dei circa 48000 studenti all’anno e la proiezione di una serie di video sulla storia di Infosys ci ha proiettati in una realtà parallela. Prati all’inglese, vegetazione lussureggiante, costruzioni avveniristiche ci proiettano in una realtà che ci aspetteremmo di trovare a Silicon Valley e non in un angolo remoto del Karnataka. Pensare che tutto questo è nato dalla visione lungimirante di un gruppo di ingegneri indiani che negli anni Ottanta iniziarono con soli 250 $ dà l’idea di una realtà dinamica fortemente basata sulle conoscenze e sul capitale umano.
Dopo una breve sosta all’albergo ci siamo diretti verso il Palazzo del Maharaja di Mysore, uno dei più importanti esempi al mondo di architettura “orientalista” costruito nei primi anni del Novecento per sostituire il vecchio Palazzo andato completamente distrutto in seguito all’incendio del 1897. Grande sorpresa… Abbiamo dovuto lasciare le scarpe all’ingresso, resta pur sempre la dimora di un sovrano!!! Siamo anche riusciti a vedere un piccolo tempio dedicato alla Dea Durga, la dea che sconfigge il male impersonificato dal demone Bufalo.
Come nella migliore delle tradizioni romantiche siamo andati sulla collina Chamumda ad ammirare il tramonto e le splendide luci di Mysore. Peccato non essere riusciti a visitare il tempio di Chamunda Devi a causa della lunga coda, ci siamo così consolati con la visita di un piccolo tempietto dedicato a Shiva in cui abbiamo assistito ad una suggestiva puja “personale” (gli unici presenti oltre ai Bramani eravamo noi!).
Sulla strada verso casa con l’incombere delle tenebre abbiamo fugacemente visto la statua di Nandi, veicolo di Shiva, imponente monolite tra i più grandi del mondo.
Giornata intensa quella di oggi, preludio delle avventure che vivremo domani nelle aree rurali del Karnataka.
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